Accesso da parte del Fisco con autorizzazione, se locale a uso promiscuo
21-02-2013 16:05 - CONTENZIOSO TRIBUTARIO
Se l´immobile dove viene svolta l´attività è comunicante con l´abitazione del contribuente, il Fisco può eseguire l´accesso solo previa autorizzazione del Procuratore della Repubblica.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4140/2013 depositata ieri 20 febbraio 2013, ha affermato un importante principio relativo alle regole per l´accesso da parte dell´Amministrazione finanziaria nel luogo dove viene svolta l´attività. In particolare, la Cassazione afferma che, se il luogo dove viene svolta l´attività commerciale o professionale ha porte comunicanti con l´abitazione del contribuente, il locale va considerato ad uso promiscuo e, quindi, l´accesso da parte dell´Amministrazione finanziaria per un controllo fiscale va autorizzato dal Procuratore della Repubblica. Senza tale autorizzazione, gli atti compiuti e l´avviso di accertamento sono nulli.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4140/2013 depositata ieri 20 febbraio 2013, ha affermato un importante principio relativo alle regole per l´accesso da parte dell´Amministrazione finanziaria nel luogo dove viene svolta l´attività. In particolare, la Cassazione afferma che, se il luogo dove viene svolta l´attività commerciale o professionale ha porte comunicanti con l´abitazione del contribuente, il locale va considerato ad uso promiscuo e, quindi, l´accesso da parte dell´Amministrazione finanziaria per un controllo fiscale va autorizzato dal Procuratore della Repubblica. Senza tale autorizzazione, gli atti compiuti e l´avviso di accertamento sono nulli.
Fonte: Fonte: Il Sole 24 Ore